Hedy Lamarr e Patrizia Deabate

Quello che gli uomini non dicono

Di Aldo Cazzullo

Benjamin Button è nato a Torino

Hedy Lamarr, la stella di Hollywood fuggita dall’Austria e dal nazismo, ora raccontata nella biografia romanzata La diva geniale di Marie Benedict (Piemme), nel 1942 brevettò un sistema di trasmissione radio che è alla base della moderna tecnologia wireless usata per la telefonia mobile. Eppure la Marina americana rifiutò di adottare il nuovo sistema di comunicazione segreta per il comando a distanza di siluri ideato da una donna, per giunta autodidatta.

Oggi siamo consapevoli che l’intelligenza intuitiva femminile è in grado di oltrepassare schemi e confini come le onde radio, captando i fili indivisibili che uniscono cose, persone, fatti.

Una giovane outsider italiana, la ricercatrice Patrizia Deabate, ha avuto un’intuizione in ambito storiografico e l’ha seguita fino in fondo. Nel 2009, all’uscita nelle sale cinematografiche di un film pieno di poesia, Il curioso caso di Benjamin Button con Brad Pitt e Cate Blanchett, aveva notato una somiglianza tra l’omonimo racconto del 1922 di Francis Scott Fitzgerald (da cui era stato tratto il film) e una fiaba pubblicata a Torino dieci anni prima dal poeta crepuscolare Giulio Gianelli, amico di Guido Gozzano e come lui destinato a una fine precoce. La ricerca, snodandosi tra Italia e Stati Uniti attraverso i legami internazionali del Vaticano, ha decifrato i “messaggi in codice” lasciati dal cattolico Fitzgerald nei suoi scritti e portato alla luce anche un altro poeta. Nino Oxilia, più noto come cineasta del muto degli Anni Dieci che per i suoi versi, fu protagonista dei tempi mitici in cui la “fabbrica dei sogni” era Torino. Quando oltreoceano si accorreva nelle sale per vedere Cabiria e l’America restava incantata davanti alle dive italiane. Hollywood era appena nata, la sua fama di là da venire.

Il misterioso caso di Benjamin Button da Torino a Hollywood – Nino Oxilia, il fratello segreto di Francis Scott Fitzgerald ha vinto il Premio Acqui Storia, per la sezione dedicata ai saggi storici inediti. E ora sarà giustamente pubblicato.

Aldo Cazzullo
(Io Donna del 04.04.2020)