“Benjamin Button è nato a Torino. Una giovane outsider italiana, la ricercatrice Patrizia Deabate, ha avuto un’intuizione in ambito storiografico e l’ha seguita fino in fondo”.
(Aldo Cazzullo, IoDonna del Corriere della Sera)

“É stata accostata alla figura di Hedy Lamarr, la diva geniale di Hollywood che nel 1942  brevettò la tecnologia wireless che oggi è alla base della telefonia mobile. Si tratta infatti di un saggio geniale, originale e sorprendente”. 
(Carlo Sburlati, La Biblioteca di via Senato)

“…pagine intense e inattese come biografia intellettuale parallela tra due autori che hanno condiviso il mondo dei roaring twentìes, Oxilia anticipandolo,  Fitzgerald cantandolo: il risultato è la rivisitazione  di un grande autore del Novecento, ma anche la riscoperta di un poeta-regista torinese, restituito ad una nuova giovinezza dopo la damnatio memoriae dell’Italia repubblicana”. 
(Gianni Oliva, La Stampa – Torinosette)

“Ci sono libri che aprono scenari ampi, impensabili, con giochi di intrecci e  intersezioni da creare uno jacquard di eccellente qualità, proprio come avviene leggendo Il misterioso caso del ‘Benjamin Button’ da Torino a Hollywood, scritto da Patrizia Deabate”. 
(Cristina Siccardi, Europacristiana.com)

“Attraverso un processo indiziario appassionante cadono nella rete tesa dalla Deabate una quantità di notizie sorprendenti e che mutano la nostra concezione dei rapporti fra Italia  e Stati Uniti nei primi decenni del XX secolo”. 
(Fabrizio Ottaviani, Il Giornale)

“sembra solo un testo accademico, è anche un giallo letterario. Partendo dal curioso incrocio tra Scott Fitzgerald e Gianelli, Deabate ha scoperto numerose tracce del contemporaneo Oxilia nell’opera e nella vita del grande autore statunitense”
(Maurizio Crosetti, Il Venerdì di Repubblica)

“Ora ne parla anche uno studio di Patrizia Deabate, dedicato al parallelo col racconto di Francis Scott Fitzgerald (divenuto un film di David Fincher con Brad Pitt) su Il curioso caso di Benjamin Button, che dà il titolo anche alla ricerca”. 
(Marcello, Veneziani, La Verità

“Dipanando fili biografici e artistici intricati e nascosti, il libro insegue Fitzgerald nel suo viaggio in Italia del 1921, lo ‘racconta’ in un affaire vaticano oscuro e appassionante”
(Roberto Escobar, Il Sole 24 Ore)

“Non è solo ‘una raccolta ragionata di coincidenze’  come l’autrice Patrizia Deabate lo definisce, ma anche il frutto di un’intelligente intuizione e di un certosino lavoro di ricerca dai risultati sorprendenti”.
(Marzia Apice, Ansa)

“L’incredibile scoperta di una 007 letteraria. Dopo anni di studio la Deabate scrive il suo saggio (già premiato) e suscita l’ammirazione e il consenso di critici e lettori”. 
(Lucia Esposito, LiberoQuotidiano.it)

“Appena pubblicato dal Centro Studi Piemontesi e già lodato nei maggiori quotidiani…
…l’opera è labirintica e ammaliante…”
Aldo Alessandro Mola, Il Giornale (Piemonte Liguria)

Lavoro molto interessante, denso di notizie letterarie, cinematografiche, storiche, con ottime potenzialità di lettura, tema originale.
(Giuria Premio Acqui Storia Inedito )