Chi Sono...io
Patrizia Deabate nasce ad Alba l’antivigilia di Natale del 1980.
Il duplice amore per la poesia e per la cultura anglosassone le è trasmesso dalla madrina Silvia Pio, anglista e Premio Cesare Pavese per la poesia inedita nel 1994.
Dopo la laurea cum laude in Economia all’Università degli Studi di Torino con una tesi di marketing internazionale, entra nel mondo del lavoro senza trascurare la passione per l’arte e la poesia del Primo Novecento. Nel 2007 con un gruppo di amici fonda l’associazione “Porto d’arti” con sede ad Alba. All’inizio del 2008 diventa mamma con la nascita di Giulia. Nel 2010 istituisce il portale www.giovinezza900.it, in cui pubblica parte della sua collezione di documenti appartenuti al poeta Nino Oxilia. Autrice di saggi storico-letterari e di un romanzo storico inedito, ha curato la riedizione dei Canti brevi di Oxilia su richiesta di Roberto Rossi Precerutti (Torino, 2014). Nel 2017 è alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone per presentare quale autrice il primo studio pubblicato in Italia sul film Addio giovinezza! del 1918 dopo il ritrovamento della pellicola in Giappone e il restauro da parte del Museo Nazionale del Cinema di Torino (“Immagine”, Venezia, 2016). Rispettivamente nel 2016 e nel 2018 relaziona a Bologna alla Giornata di Studi dell’A.I.R.S.C. su Nino Oxilia, l’idolo segreto di Francis Scott Fitzgerald? e al Congresso internazionale “Stranieri in grigioverde 1915-18” svoltosi a Torino e Moncalieri per iniziativa del Centro Interuniversitario di studi sul Viaggio in Italia. Ha intervistato, tra gli altri, Luce Marinetti figlia del fondatore del Futurismo, e poi Aldo Cazzullo, Stefano Zecchi, Antonio Pennacchi, Elisabetta Sgarbi.
Nel 2019 vince il Premio Acqui Inedito istituito lo stesso anno nell’ambito del Premio Acqui Storia, con il saggio Il misterioso caso di Benjamin Button da Torino a Hollywood. Nino Oxilia, il fratello segreto di Francis Scott Fitzgerald.
A Patrizia Deabate è stata affidato, dall’avvocato e slavista Piero Cazzola (1921-2015), l’archivio delle documentazioni su Nino Oxilia, che fu fraterno amico e compagno di scuola dell’avv. Ernesto Cazzola (1889-1966).
È socia del Centro Studi Piemontesi, del Centro Pannunzio di Torino e del Rotary International Club Canale-Roero.
Chi Sono...i "miei" Poeti
Nino Oxilia (1889-1917), poeta del Crepuscolarismo torinese, ci ha lasciato due raccolte: Canti brevi (1909) e Gli orti (1918, postuma). Fu autore nel 1909 dell’inno goliardico Giovinezza destinato in seguito ad essere trasformato in inno nazionale durante il ventennio fascista. Divenne leggenda con il successo della commedia Addio giovinezza! (1911), scritta con l’amico Sandro Camasio. Fu legato alla diva Maria Jacobini che diresse in Giovanna d’Arco e In hoc signo vinces! del 1913. Altri celebri film furono Sangue bleu (1915) con Francesca Bertini e Rapsodia satanica (1917) con Lyda Borelli. Cadde in combattimento sul Monte Tomba, avamposto del Grappa, nei giorni dopo la rotta di Caporetto.
Filippo Tommaso Marinetti (1877-1944) fu il fondatore del Futurismo, la prima avanguardia italiana. Nel 2007 Patrizia Deabate ha intervistato a Roma sua figlia Luce Marinetti, poi scomparsa due anni dopo, nel centenario del Manifesto del Futurismo.
Giulio Gianelli (1879-1914), anch’egli crepuscolare torinese, considerato da Oxilia un maestro, come l’amico Guido Gozzano morì di tisi poco più che trentenne, a Roma. Le sue raccolte poetiche furono Tutti gli angioli piangeranno (1903), Mentre l’esilio dura (1904) e Intimi Vangeli (1908). Fu chiamato “il poeta San Francesco” per il religioso amore verso la naura. Adottò i due orfani Mario e Ugo Morosi da lui salvati sotto le macerie del terremoto di Messina del 1908. Per loro scrisse la Storia di Pipino nato vecchio e morto bambino (1911) che probabilmente ispirò Francis Scott Fitzgerald nel comporre la novella Il curioso caso di Benjamin Button, divenuto nel 2008 il celebre film con Brad Pitt e Cate Blanchett. Il figlio di Ugo Morosi è l’attore Ugo Maria Morosi, doppiatore italiano di Gerard Depardieu, Al Pacino, Morgan Freeman e di film Disney quali Il ritorno di Mary Poppins.
Francis Scott Fitzgerald (1896-1940) come l’amico Ernest Hemingway è stato una delle colonne portanti della letteratura del Novecento in USA. Cattolico, fu fervido amante dell’Italia e della Francia. Insieme alla moglie Zelda, divenne il simbolo dei Ruggenti Anni Venti, da lui battezzati Età del Jazz con la raccolta di novelle Racconti dell’Età del Jazz (1922) di cui fa parte Il curioso caso di Benjamin Button. Poco più che ventenne, divenne una leggenda con il romanzo Di qua dal Paradiso (1920) in cui si rispecchiò la sua generazione. Altri romanzi furono Belli e dannati (1922), Tenera è la notte (1934), Gli ultimi fuochi, pubblicato postumo e incompleto, ambientato a Hollywood dove Fitzgerald visse gli ultimi anni lavorando come sceneggiatore.